massimo c. - counselor - attore - hrm manager 

quanto è giusto intervenire nella vita dei propri collaboratori ?

Il lavoro e la vita privata non possiamo considerarli separatamente; i disagi personali spesso si riflettono sull’ambiente lavorativo incidendo pesantemente sul lavoro e sulle relazioni interpersonali.
A tal fine la figura del counselor potrebbe rivelarsi importante per offrire aiuto e sostegno al singolo per ristabilire gli equilibri all’interno del proprio ambiente lavorativo.
La promozione del benessere del singolo favorisce un aumento della qualità del lavoro e la qualità di vita dell’ambiente del lavoro e di conseguenza un più facile raggiungimento dell’obiettivo lavorativo.

si ricorre ad counselor solo quando "qualcosa non va"?

No, un progetto di counseling aziendale, è invece un valido aiuto per la crescita e lo sviluppo delle persone.
I momenti di difficoltà personale, i disagi e le insoddisfazioni influiscono spesso sulle prestazioni lavorative e rallentano il processo di crescita formativa e produttiva dei collaboratori, e la tutela dei talenti individuali è fattore strategico per il successo delle aziende, piccole o grandi che siano.

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